Più volte, da queste pagine, abbiamo parlato delle grandi difficoltà economiche in cui l’Italia versa. Il Governo, con provvedimenti vari, sta cercando in qualche modo di alleviare il disagio delle famiglie e delle aziende con provvedimenti ad hoc. Ora, arriva un aiuto anche ad una specifica categoria, cioè quella dei pensionati. In Italia, si sa, le pensioni medie non sono altissime e sono molti i pensionati che riescono ad arrivare serenamente a fine mese, considerando anche i bisogni che la terza età comporta, soprattutto dal punto di vista sanitario. Con la circolare Inps del 3 aprile scorso, la numero 35, viene presentata una novità importante, ovvero l’aumento delle pensioni minime, in base all’Articolo 1, comma 310, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, sul “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”.
Una buona notizia per gli over 75
Una buona notizia quella dell’aumento delle pensioni che prevede un aumento di 1,5 punti percentuali per chi ha meno di 75 anni. Ma il salto di qualità coinvolge prevalentemente gli over 75. Infatti, secondo la circolare dell’Inps, “l’incremento in esame è calcolato nella misura pari all’ 1,5% per l’anno 2023, elevati al 6,4% per i soggetti di età pari o superiore a settantacinque anni, e di 2,7 punti percentuali per l’anno 2024”.
Altro aspetto fondamentale da sottolineare è che l’incremento ha una decorrenza biennale e nello specifico, dal 1° gennaio 2023 fino a dicembre 2024.
In pratica, con i suddetti aumenti (validi per un biennio), la cosiddetta pensione minima arriverà a toccare la quota di circa 600 euro.
Con il primo pagamento, verranno versati anche gli importi arretrati dal 1 gennaio 2023.
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